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Date

Monday 2 July 2012 at 9:00pm

Location

Teatro Romano
Via Regaste Redentore, 2, Verona, Italy

Tel: 045.8000360

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Description

Prezzi: 38,00 € platea
34,50 € gradinata
prezzi comprensivi del diritto di prevendita

Quando i Mumford & Sons sono entrati in studio lo scorso Agosto per lavorare al secondo album, non avevano ancora considerato che avrebbero dovuto comporre il seguito di un disco d'esordio che aveva unito e collegato tantissimi fan e amanti del genere di ogni parte del mondo.

Quello che i Mumford & Sons sono diventati è qualcosa che nemmeno i quattro componenti della band riescono a spiegarsi. “In qualche modo è accaduto!” Marcus Mumford ha spesso dichiarato ai giornalisti.

I primi ricordi delle loro esibizioni sono dentro le mura di una sala prove a Putney, e sul marciapiede di fronte a Locker Bosun (un locale ormai in disuso sulla Kings Road a Londra) per jam session organizzate all'ultimo minuto.
Ben Lovett e Marcus fin dai tempi della scuola erano già al lavoro sulle loro canzoni, ma quelle canzoni non avrebbero mai raggiunto il loro massimo potenziale senza l'arrivo di Winston Marshall (armato di banjo e dobro), e Ted Dwane (contrabbasso) che, dopo aver imparato e vissuto quelle canzoni, le migliorarono arricchendole con nuovi arrangiamenti.

Anche allora erano reticenti nel rendere il loro progetto 'ufficiale'. Il nome Mumford & Sons alla fine fu scelto per rappresentare qualcosa a conduzione familiare. Si adattava alle relazioni nate e cresciute all'interno della band. Si sentivano fratelli e ben presto divennero inseparabili.

È tipico a Londra che, se si forma una buona band, la notizia tende a girare rapidamente. Nel giro di pochi mesi Mumford & Sons hanno realizzato il loro primo EP con la neonata etichetta indipendente Chess Club Records. I loro live hanno fin da subito registrato sold-out in tutta Londra, obbligandoli a replicare su tutto il territorio del Regno Unito.
I tour ebbero inizio, senza sosta. Nel frattempo hanno registrato un secondo EP, 'Love Your Ground', con il quale la band ha presentato ai fan il capolavoro dal titolo 'Little Lion Man' e la preferita dal vivo 'Feel The Tide'.

È stato solo il bisogno e il desiderio di registrare l'album di debutto che ha portato Mumford & Sons a Londra per più di un pit-stop. Si stabilirono negli Eastcote Studios con il produttore Markus Dravs (Arcade Fire, The Maccabees) e 'Sigh No More' è stato pubblicato nel Regno Unito nel mese di ottobre 2009 con l'etichetta Gentlemen of the Road e la Island Records. Ha debuttato all'undicesimo posto nella classifica degli album (con un successivo salto al secondo posto).

“Sono stati diciotto mesi pazzeschi, ma molto divertenti”. Confessa Ted tornando nel camerino del Glastonbury, qualche attimo dopo che la band aveva attirato una folla immensa di fronte al The Other Stage.

I risultati che Mumford & Sons hanno ottenuto con Sigh No More rappresentano un successo raramente eguagliato negli ultimi anni, in un settore che siamo portati a credere in costante declino.
È una storia, però, che è stata scritta e tracciata on the road. Dai dieci giorni di avventura in India, alle arene sold-out in America e in Australia, e dai campi dei festival europei, ai parchi del Railroad Revival Tour in America, ogni città che ha accolto la band è stata ricambiata con una prestazione giubilante e opportunamente intima, indipendentemente dalle dimensioni della location.

Appena uscito, Sigh No More è un disco che ha raccolto molti consensi. Con questo album la band ha vinto il Brit Award nel 2010 (Miglior Album), ed è stato nominato per il prestigioso Mercury Prize Award nello stesso anno. Al di fuori della Gran Bretagna, Mumford & Sons hanno conquistato due nomination ai Grammy (Best New Artist, Song Best Rock). “Sigh No More” ha venduto oltre 4 milioni di copie in tutto il mondo.

Ora si trovano di nuovo a Londra per registrare questo secondo album, e nonostante tutto il successo questi musicisti sono sempre le stesse persone. Un po' più saggi, molto più esperti, ma desiderosi di uscire da Londra e tornare alla loro casa spirituale, la strada.

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